Sofia Uslenghi ha percorso migliaia di chilometri: dalla Calabria dov’è nata, fino a Vienna dove le opere di Egon Schiele le hanno smosso il cuore, e poi a Milano dove si è fermata. Ma è dentro di sé che negli anni si è compiuto il suo viaggio più intenso, attraverso un’indagine che l’ha portata a scegliere la fotografia come lo strumento per trovare non solo il suo linguaggio artistico ma, con l’autoritratto, anche la pace col suo corpo.